A Sleeping Dog - The Movie

A Sleeping Dog-a film about jazz forms and freedom.
(Italia 2012,B/N, Col.57') Regia Dario Martinez
Prod: Progetto Cataclisma



"Il jazz è una cosa sempre sul punto di sfasciarsi, e sempre sul punto di ricominciare.
Comunque vada a finire ti dovresti ricordare che c'è stato un momento, prima, in cui tutto questo era molto bello."
"Jazz is something that is always about to fall apart. Always about to start again. Whatever happens you should remember that there was a time when al this was very beautiful.”
Dario Martinez, "A Sleeping Dog" film-maker




A sleeping dog è un documentario sul jazz sulle persone che lo suonano.
Se si chiudono gli occhi e si pensa al jazz, subito si vede qualcosa che aleggia come fumo sulle teste dei presenti. Una specie di magia mistica che appare e scopare quando l'ultima nota è suonata. Questo documentorio ha gettato lo sguardo oltre l'ultima nota e ha cercato di capire cosa, in quel grumo di strumenti e uomini, avesse generato quella magia. In realtà questo non è un documentario sulla magia, è un documentario sui miracoli.Perché un miracolo si verifichi bisogna prima di tutto che qualcuno ci creda. Dunque, credere a questo miracolo è una specie di passione e una specie di ossessione. Poco redditizia.
È difficile stare al mondo ed uscirne vivi. La difficoltà sta nella tentazione di credere che lo sforzo di produrre miracoli sia vano, che non porti a nulla e, soprattutto, che non serva a nulla. In effetti le cose stanno proprio così, lo sforzo è inutile, non produce capitale e, qualora si verifichi il miracolo, tale miracolo non può in nessun modo essere capitalizzato. Il solo problema è che senza questo sforzo, non puo' esserci quel tipo di musica.
Questo documentario è una una testimonza d'amore nei confronti di chi dedica buona parte della propria vita a questa cosa, pressochè inutile e poco redditizia e ne ricava per se stesso e per gli altri, fumo e magia.


A Sleeping Dog is a film on jazz and jazz musicians.
A bunch of not at all rich guys. And not famous either. To be honest they are quite reserved and at first sight neutral. Those sort of people you would never recognise in a supermarket queue.
On their way, they found the demon of jazz, without any way out. And they live for that. That’s their priority in life. This way they create a unique relationship, in the tricky attempt of shaping sounds and silences. A flowing genre, dynamic and indefinite. Jazz. It only believes in the present and in itself.
Them, our musicians, follow jazz without asking life where it will take them. And sometimes they found out that they already are in unexpected and distant places, but still ‘round the corner from home.
We walked by their side for a little while, we met them and we even spied on them sometimes. We understood them as whoever did not play jazz with them could. Whoever meets them when their instruments are in their cases and Beppe’s jazz club chairs are upside down on the empty tables.
As a result of that, the film is the magic of their music told through the envy that lies in our eyes. Because we could see them living within their music, in just one moment. Forever.



A Sleeping Dog-a film about jazz forms and the art of freedom (Italia 2012, 57')

di Dario Martinez

Prod: Progetto Cataclisma, con la collaborazione di A.Gi. Mus. Associazione Giovanile Musicale Moncalieri, Associazione Culturale Des Arts, Associazione Documè, Associazione Jazz Mobile San Mauro (TO), Associazione Progetto Infinity, Associazione Valprato 15, Bar Enoteca Charlie Bird Torino, Centro Regionale Etnografico Linguistico Rivoli (TO), Laboratorio Multimediale “Guido Quazza” dell’Università degli Studi di Torino, Radio Flash, Rock & Folk Torino.

Questo lavoro è frutto del lavoro di più teste che hanno cercato di capirsi. Un po' come una jam session al contrario: siamo partiti dalle variazioni, per inventare un tema.
Alcuni si sono occupati delle riprese, altri di scrivere, altri di raccogliere materiale e di inseguire gli artisti o di tenerli insieme senza farli litigare sulle scalette, altri hanno compilato permessi per il suolo pubblico, altri hanno ordinato da bere per tutti.
Sicuramente qualcuno si è occupato di separare le cose, appendendo post it con simboli e notazioni, e di comporle in qualcosa con un inizio un centro e una fine.
Qualcuno si è occupato di rendere udibile ciò che doveva essere udibile e inudibile ciò che non doveva essere udito.

Operatori video:
Isabela Doriana Giurgiu, Andrea Deaglio, Niccolò Bruna, Dario Martinez, Giulia Delmastro, Federico Agnese, Alberto Giolitti, Munu' Annoni, Federica Restivo, Matteo D'Errico, Alex Santangelo.
Fonico presa diretta per "the jamest session":
Pier Agus
Testi:
Valentina Diana
Speaker:
Andrea Roncaglione
Editing Video:
Nicole De Braun, Edith Undo
Audio Editing:
Niccolò Bosio
Fotografi di scena:
Ferdinando Caretto, Leonardo Schiavone, Federica Restivo
Distribuzione:
Thomas Pepino (GreenBox)

Grazie a tutti per aver suonato con noi.


This film is a product of more heads who are trying to understand each other, without knowing if the eventually made it. Dario Martinez is the engine of the crew, a would be sax player and a former jazz artists Road Manager. Something like a jam session going backward, we started from the variations in order to create a topic. Associazione Baretti funded the project, together with CREAM - Creative Makers and Niccolò Bruna, a would be jazz trumpeter. Eventually, Film Commission Torino Piemonte believed in it together as the Piedmont Regional Council, and supported the film through Piemonte Doc Film Fund.
There has to be someone who dreams about music there too. GreenBox’s versatile staff , under the leadership of Thomas Pepino, created new ways to open the film to the attention of the audience.
Some people worked on the shooting, made through different sound devices (Pier Agus) and video detectors (Isabela Giurgiu, Andrea Deaglio, Alberto Giolitti, Federico Agnese, Giulia Delmastro, Manu Annoni, Federica Restivo, Lenina Rocha, Alex Santangelo, Matteo D'Errico). Some others were into the script and various thoughts (Valentina Diana), very few of them would play the scripts (Andrea Roncaglione).
Someone gathered the material and was after the artists, trying to keep them together with no arguments over the schedules. Others filled in permissions about using public venues. Someone even ordered and bought drinks for everyone (and eventually asked me not to name him). Then someone certainly must have had to separate things, hang posts with symbols and notes and tried to create something with a beginning, a middle bit and an end (Nicole De Braun). Someone dealt with making audible what had to be audible and inaudible what did not have to be audible. And he did it with logic and ethical common sense (Niccolò Lindo Bosio, at least he is an actual musician).

Thank you all for playing with us.







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